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“FAVOLE IN WIFI”, ecco come le fiabe diventano trailer su youtube

“Favole in wifi”: un modulo del pon “Divertimpara” per conoscere molte favole, soprattutto quelle di Esopo, in modo diverso dal solito, attraverso un canale youtube. Protagonisti gli alunni delle classi terze guidati dall’esperta Marianna Accardi e dalla tutor Antonella Lombardo.

Le favole, sono state rappresentate sotto forma di trailer di film e sono stati introdotti i disegni realizzati dai bambini, ma anche la musica è stata scelta in maniera diversa a seconda se la storia narrata è triste o allegra…

Per vedere tutte le favole in wi fi basta collegarsi al seguente canale you tube https://www.youtube.com/channel/UCrKcwjgLikZCoMbZO7mN7mg

Chiara Chibbaro e Chiara Di Girolamo

“FAVOLE IN WIFI”, gli alunni raccontano e disegnano i testi di Esopo

Il progetto “FAVOLE IN WIFI” racconta favole antiche, ma sintetizzate e con dei disegni. Qui i testi scritti da Esopo sono pubblicati su YouTube, un sito moderno che ospita racconti di tanti secoli fa.

A parer mio le insegnanti Marianna Accardi e Antonella Lombardo hanno svolto un bel lavoro insieme agli studenti (loro ad insegnare e gli studenti ad imparare).

Le storie disegnate nel modulo di trenta ore sono molto carine e gli studenti sono stati tutti molto bravi a disegnarle.

Una favola che mi è piaciuta molto è stata “L’AQUILA E LA VOLPE” una storia molto interessante e rappresentata, come tutte le, altre sotto forma di disegni che poi pubblicata su YouTube, come se fossero brevi film.

Laura Marino

“I Conti di Giufà”: un modulo per imparare la matematica attraverso le storie della tradizione mediterranea

“I conti di Giufà”: un modulo del Pon “Divertimpara” per imparare la matematica in modo divertente, attraverso le favole della  tradizione siciliana, ma anche spagnola e giudaica. A realizzarlo sono stati gl alunni delle classi terze guidati dall’esperta Maria Pantaleo e dalla tutor Francesca Bonomo.

Se i cunti di Giufà sono pieni di ironia, di furbizia e di saggezza, allora rappresentano l’ambiente ideale per un apprendimento migliore della matematica. Questo modulo ha degli obbiettivi: calcolare con serenità, affrontare problemi reali e fantastici e riconoscere situazioni di incertezza.

Noi del modulo Cuntastorie abbiamo analizzato quattro cunti: Giufà e la statua di gesso, Giufà e le stelle, Giufà salva la luna, Giufà e i dieci asini.

Nel primo racconto, Giufà  va a vendere una tela e incontra una statua di gesso, gliela vende e il giorno dopo al suo interno trova mille denari.

Nel secondo racconto, Giufà incontra il Sultano che gli dice di stare tutta la notte nel Minareto per centocinquanta denari, ma la mattina dopo  il sultano dice che Giufà si è riscaldato con le stelle e non lo paga, ma Giufà riesce poi ad avere la meglio.

Nel terzo racconto, Giufà crede che la luna sia affondata nel pozzo più profondo del villaggio e prova a salvarla riuscendoci, secondo lui.

Nell’ultimo racconto, Giufà compra dieci asini per venderli, ma ogni volta che li conta seduto in groppa sono nove, invece quando li conta da terra sono dieci e perciò decide di fare la strada tutta a piedi.

Giuseppe Cardella, Chiara Chibbaro e Mattia Pio Sciacca

“Il giovane Gambero”: la favola di Gianni Rodari raccontata dagli alunni del modulo “Favole in Wi Fi”

Un giorno, un giovane gambero, si pose una domanda: “perchè devo camminare all’indietro?”, e disse fra sé e sé: “voglio camminare in avanti”.

Prima si lagnò perchè non riusciva bene nel suo proposito, ma poi si esercitò in segreto, finchè ci riuscì e lo fece vedere ai suoi genitori. Questi però si preoccuparono per il figlio così diverso dagli altri, ma a lui non importava e se ne andò di casa.

Mentre passeggiava, giunto vicino al lago, incontrò un  crocchio di rane che si erano incontrate per chiacchierare su una foglia di ninfea e lo insultarono, ma il gambero le ignorò. Dopo incontrò  un vecchio gamberone che gli disse che pure lui da piccolo voleva far camminare i gamberi in avanti, ma non ci era riuscito infatti viveva da solo e non aveva amici. La sua storia però non scoraggiò il giovane gambero che, sicuro di sé, continuò a camminare in avanti con coraggio.

Questa favola morale è stata studiata, narrata e registrata, ma anche illustrata dagli alunni del modulo “Favole in Wi Fi” (visibili qui https://www.youtube.com/channel/UCrKcwjgLikZCoMbZO7mN7mg) che fa parte del progetto PON “Divertimpara”.

Giuseppe Cardella e Angelo Laudicina

Tutto pronto per “Pinocchio bot”, va in scena lo spettacolo del modulo “Sipario: I Pupi Ieri e Oggi”

“Pinocchio bot”, è questo il titolo dello spettacolo finale del laboratorio “Sipario: I Pupi Ieri e Oggi” inserito nel progetto Pon “Divertimpara”. Il modulo, di sessanta ore, ha visto impegnati circa venti alunni delle classi III, IV e V del V Circolo didattico.

Da gennaio a maggio gli alunni si sono cimentati con pupi, marionette e burattini, passando dalla teoria alla pratica. Con l’occasione, per la giornata conclusiva del progetto, l’atrio della sede centrale, accanto al palcoscenico, ospiterà una mostra di marionette, burattini e disegni sui temi affrontati con il supporto dell’esperta esterna Agata Katia Lo Coco e la tutor Alba Bongiorno.

“La scelta di raccontare una storia che vede protagonista una versione robotica di Pinocchio – spiega l’esperta – punta ad avvicinare, con una sorta di macchina del tempo, gli alunni all’antica arte dei pupi che, in questo caso, scelgono un ‘eroe bambino eppure burattino’ che rappresenta un unicum della letteratura italiana, però ammodernandolo e così rendendolo più vicino alla generazione 3.0”.

Lo spettacolo si terrà domani, 3 maggio, alle ore 17,00 e sarà “multimediale”, anticipa Agata Katia Lo Coco “Per raccontare il lavoro svolto in maniera divertente e appetibile attraverso un format diversificato che coniuga più strumenti e linguaggi”.

Gli alunni del modulo “Cuntastorie”

“Denise torna a casa”

Denise piccola mia,

io non so dove tu sia.

Se sei in pericolo la tua vita vorrei salvare

vali più di un tesoro in fondo al mare.

La mamma ti vuole con sé e ti dice:

“Denise, dai torna con me,

spero che tu salva sia

Denise, oh vita mia”.

Eri dalla nonna quando sei scomparsa

ma purtroppo più non sei riapparsa.

Però nel profondo so che sei viva

e quando tornerai la gioia sarà collettiva.

Chiara Chibbaro e Giuseppe Cardella

Denise Pipitone… come Cappuccetto Rosso, presa dal “lupo”

Cara Denise,

sono passati 14 anni da quando “il lupo” ti ha rapito. Noi del modulo “Cuntastorie” abbiamo infatti raccontato prima la fiaba di Cappuccetto Rosso e ci siamo accorti che la tua storia è molto simile alla sua. Come Cappuccetto, infatti, anche tu eri dalla nonna quando ti sei trovata in pericolo, e anche tu eri lontana dalla mamma quando hai incontrato “il lupo”. L’unica differenza riguarda il Cacciatore. Infatti, mentre quello di Cappuccetto ha trovato il lupo subito, gli ha tagliato la pancia e ha liberato la bambina e la sua nonna, il “Cacciatore” della tua storia invece non è arrivato in tempo e il lupo è scappato portandoti via.

Un’altra differenza, però, riguarda il lupo, mentre quello di Cappuccetto aveva quattro zampe, quello che ha preso te, sicuramente ha due zampe, anzi, possiamo dire che le sue non sono nemmeno zampe, ma piedi.

Insomma, siamo certi che a portarti via è stata una persona, anche se cattiva come il lupo di Cappuccetto rosso.

Il nostro appello ora va al “Cacciatore”, ossia alle forze dell’ordine, affinché non smettano di cercare, non perdano le speranze e si impegnino per trovarti.

Il nostro pensiero va alla tua mamma, Piera Maggio, che in tutti questi anni non ti ha potuto vedere crescere, ma non ha mai perso la speranza di riabbracciarti.

Questo è il nostro augurio: che presto tu possa ritornare a casa e riabbracciare i tuoi cari e tutti quelli che non hanno mai smesso di volerti bene.

Mattia Pio Sciacca, Angelo Laudicina, Nicolò Giacalone, Antonino Lentini, Laura Marino, Sonia Putaggio, Giusy Mannone, Chiara Di Girolamo, Giorgia Sciacca e Amalia Anastasi

Una fiammella per Nicoletta

Nicoletta smarrita tra le stelle
ha abbandonato un mondo pieno di cose belle.
Nel cielo è stata trovata,
lì da una stella fu trasportata.
Lei era molto bella,
bella come ogni cosa che brilla.
E per mai dimenticarla
in suo onore fu accesa una fiammella,
grande quanto la città
per sconfiggere l’oscurità.

Amalia Anastasi

Poesia per Nicoletta… una stella tra le stelle

Questa di Nicoletta è la storia vera

che per gelosia ci lasciò in primavera.

Era una ragazza davvero carina,

bella come il Sole che spunta ogni mattina.

Raggiunse una sera una stella

ritrovando lassù una dimensione bella.

Nel firmamento si tuffò

e come se fosse stanca si sdraiò.

Lì vide tante stelle

che le facevano ricordare cose belle;

poi in fondo ad un prato qualcuno vide:

“Ecco lì c’è chi mi sorride!”

lei corse per guardare

e giù vide un mare

smarrita nel pensiero si tuffò

e da lì, su una stella si svegliò.

Laura Marino e Chiara Di Girolamo

Un fiore spezzato

Giovane ragazza smarrita come nel vento, portata, suo malgrado, in un posto sperduto e oscuro che nessuno conosce. Per sbaglio trascinata nell’erba dove un triste destino la strappò all’amore dei suoi cari. Volò come un uccellino sopra le nuvole, da lì vedeva i suoi migliori amici e ritrovò tanti altre che, come lei, erano state strappate come dei teneri fiori di prato raccolti prima ancora che sbocciassero.

La sua vita fu come un piccolo fiore: la mattina spunta ma la sera si avvilisce e muore, o ancora, come chi esce dalla sua porta e trova una sorpresa non molto bella: d’improvviso la sua vita si tinge di rosso come il fuoco, di verde come l’erba e lì cade per sempre. Si rialzò allora in un posto strano dove il sole splendeva sempre, gli uccellini cantavano e tutto era bellissimo. Lì sarebbe stata la sua nuova casa.

Aaron Indelicato&Angelo Laudicina